Gaspare Pisciotta, noto anche come Gasparino, (Monreale, 5 marzo 1924 – Palermo, 9 febbraio 1954) è stato un criminale italiano, membro della banda di Salvatore Giuliano.
Fu una figura chiave nella strage di Portella della Ginestra del 1º maggio 1947, nella quale una folla di contadini riunita per celebrare la Festa del Lavoro fu mitragliata.
Successivamente, Pisciotta tradì Giuliano, presumibilmente uccidendolo su ordine del ministro dell'Interno Mario Scelba.
Venne arrestato e condannato all'ergastolo per i suoi crimini. Morì avvelenato nel carcere dell'Ucciardone a Palermo nel 1954. La sua morte resta un mistero e si ipotizza che sia stato ucciso per impedirgli di rivelare la verità sui mandanti della strage di Portella della Ginestra e sull'uccisione di Giuliano.
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